Quando ero piccolo la prima cosa che ho imparato a fare è raccogliere l’origano nei poggi che delimitavano i campi coltivati a fieno. Il fiore deve essere appena sbocciato e l’intera pianta va fatta essiccare all’ombra a testa in giù in un luogo ventilato. Un giorno quando seppi che in tempo di guerra veniva realizzato un surrogato di caffè a base di ghiande tostate (va utilizzato in infusione e non messo nella moka), mi misi alla ricerca di questi frutti del bosco per rifarlo e devo dire che mi è riuscito bene perché la farina ottenuta può anche essere utilizzata per altri prodotti unici come i biscotti e la birra che viene realizzata dai miei amici della Trattoria birrificio artigianale la Collina di Loppeglia LU, che su mio consiglio è stata chiamata “Driadi” . Ma non è finita qui perché l’ultima eccellenza è stata la “spezia del Satiro” così chiamata da me per le sue caratteristiche particolari che danno “sprint”. E’ una piccola essenza aromatica raccolta a 1000 metri di quota sulle rocce Apuane, al gusto è un po’ piccante e nel passaggio finale della preparazione è necessario setacciarla finemente. Ci vuole tanta pazienza, tanta manualità e tanto tempo per realizzare questi tre prodotti che sono disponibili solo presso la casa di Apuantrek al costo simbolico di 6 euro a barattolo (piccolo o grosso che sia) e per ogni vuoto che riporterete 1 euro.